Potare le piante

Il periodo ideale per potare la maggior parte degli alberi è il riposo vegetativo.

Eseguire la potatura in questo periodo porta i seguenti vantaggi:

  • nel caso di piante a foglia caduca, è più facile vedere la struttura della pianta e l’impatto che i tagli possono avere sulla sua forma;
  • le ferite si rimargineranno più facilmente a inizio primavera, non appena la pianta riprende a vegetare;
  • non si hanno perdite abbondanti di linfa dalle ferite, importante nel caso di alberi che perdono molta linfa, come le betulle, gli olmi e gli aceri. Si consiglia di potare queste piante nel bel mezzo della dormienza, in pieno inverno, per limitare la perdita di linfa;
  • la trasmissione di malattie, durante la stagione invernale, è minima, poichè i microrganismi patogeni e gli insetti vettori sono in fase di riposo. Alcune piante, quando vengono tagliate, emettono dalle ferite delle sostanze attrattive nei confronti di insetti dannosi. Ad esempio, le ferite su quercia attraggono coleotteri che trasmettono infezioni fungine. Le ferite effettuate negli olmi attraggono gli insetti scolitidi che trasportano le spore fungine responsabili della “morìa dell’olmo”. Con queste piante è particolarmente importante contattare il consorzio agrario più vicino per sapere quale sia il periodo più indicato per eseguire la potatura;
  • l’attacco da parte di insetti in questa stagione è basso perchè sono svernanti. Questo è molto importante nel caso si abbia a che fare con piante frequentemente attaccate da insetti xilofagi. Se si esegue la potatura quando questi insetti sono attivi, le ferite possono attrarli: essi attaccano molti tipi di piante, tra cui quercia, frassino, betulla e Cornus. Verificare con l’esperto del proprio consorzio agrario quali siano gli insetti xilofagi presenti nella zona e quando sia consigliabile eseguire la potatura degli alberi colpiti.
  • Seguite questi consigli per eseguire la potatura dei vostri alberi durante il periodo dell’anno più indicato:

Conifere

Si possono potare in qualsiasi periodo dell’anno. Durante la stagione invernale viene ridotta la perdita di linfa dai tagli di potatura. Se la potatura viene eseguita a inizio primavera, appena prima della ripresa della crescita, i nuovi tessuti copriranno in poco tempo i tagli.

 

Alberi da legno e alberi a fioritura non manifesta

Vanno potati durante il riposo vegetativo. In zone dove sussiste il problema di tracheomicosi della quercia; verificare con l’esperto del proprio consorzio agrario quale sia il periodo migliore per eseguire la potatura senza il rischio di trasmettere la malattia. La trasmissione della tracheomicosi della quercia è più facile da inizio primavera a inizio estate

 

Alberi a fiore

Generalmente si potano durante il riposo vegetativo. Ad eccezione delle piante che fioriscono a inizio primavera, come Cercis o Cornus. Potare queste piante immediatamente dopo la fioritura. La potatura invernale eseguita su piante adulte non comprometterà la fioritura primaverile in maniera significante, ma, nel caso di piante più giovani, sarebbe meglio aspettare dopo la fioritura primaverile.

Il “colpo di fuoco” colpisce molte piante da fiore, come il melo, il melo selvatico, la Cydonia, il biancospino, il pero, il sorbo selvatico e la pyracantha. Questa malattia viene trasmessa tramite la potatura. Evitare di potare le piante nel periodo che va dall’inizio della fioritura primaverile fino alla caduta delle foglie in autunno. Nel caso si debba intervenire in questo periodo, sterilizzare gli strumenti prima di eseguire i tagli. Verificare con l’esperto del proprio consorzio agrario quale sia il periodo migliore per eseguire la potatura senza il rischio di trasmettere la malattia.

 

Casi eccezionali

Casi particolari sono rappresentati da potature che devono essere eseguite per asportare rami morti, malati o danneggiati. Questi possono essere rimossi in qualsiasi periodo dell’anno, senza compromettere lo stato di sviluppo e salute della pianta.

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